Il 12 dicembre 1969, a Milano in Piazza Fontana, mani fasciste chiamate dallo Stato uccisero 17 persone ferendone 88. Questo fu il primo atto della cosiddetta “strategia della tensione” volta a far cessare, con il ter-rore, le forti mobilitazioni operaie e studentesche del periodo. Contemporaneamente tre ordigni esplosero a Roma (16 feriti) e un altro venne ritrovato inesploso a Milano. Seguirono le bombe di Brescia nel ’74 (8 morti), quella al treno Italicus sempre nel ’74 (12 morti) e l’ultima alla Stazione di Bologna nell’80 (85 mor-ti). In vari attacchi i poliziotti della Uno Bianca uccisero 24 persone tra l’87 e il ’94 in Emilia Romagna.
Mentre i responsabili materiali ed i mandanti della strage, benché individuati, non sono mai stati realmente perseguiti, a rimetterci la vita fu Giueppe “Pino” Pinelli, ferroviere anarchico, gettato giù dalla finestra della questura. Le anarchiche e gli anarchici si portarono dietro per lungo tempo il marchio infame di stragisti come, per altro, son costantemente costretti a rigettarlo adesso, periodo in cui vengono inquisiti per strage ad ogni attacco mirato (vedi inchiesta “Scripta Manent” o quella per un’esplosione davanti ad una sede della LEGA). Continue reading “1969 – 2020 : STRAGI DI STATO”
29 novembre: un brindisi per Tino
Aggiornamenti Udienze
Volantino in solidarietà con Juan distribuito a Treviso
INTERVENTO al PRESIDIO IN SOLIDARIETA’ AI/ALLE PRIGIONIERI/E ANARCHICI/E DETENUTI PER L’OPERAZIONE “SCRIPTA MANENT”
E’ importante la nostra presenza qui oggi, nonostante in gran parte della città ci siano vari divieti di manifestazione e di assembramento.
Oggi siamo qui per far conoscere la situazione dei nostri compagni prigionieri, i processi repressivi che colpiscono i rivoluzionari e denunciare le mani sporche di sangue della democrazia.
Ci vogliono far credere che si è liberi, che i mali del mondo chissà da dove arrivino, che solo chi comanda, le istituzioni, sono sia la causa incidentale di quei mali sia la cura.
Esistono i responsabili però. Continue reading “INTERVENTO al PRESIDIO IN SOLIDARIETA’ AI/ALLE PRIGIONIERI/E ANARCHICI/E DETENUTI PER L’OPERAZIONE “SCRIPTA MANENT””
NON BASTANO LE SBARRE PER RINCHIUDERE L’ANARCHIA
Si avvia a conclusione, a Torino, il processo d’appello per l’operazione «Scripta Manent». Era il 6 settembre 2016, quando vennero arrestati/e otto anarchici/e con l’accusa di aver costituito o partecipato ad una «associazione sovversiva con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico», accusa di cui nel processo sono imputati circa una ventina di anarchici/e. In particolare le accuse sono di aver realizzato dal 2005 diverse azioni dirette e armate contro le forze dell’ordine (questori, caserme dei carabinieri ed allievi carabinieri, RIS), uomini di Stato (sindaci, ministro degli interni), giornalisti, ditte coinvolte nella ristrutturazione dei CIE ed un direttore di un centro di reclusione per migranti, rivendicate FAI e FAI-FRI (Federazione Anarchica Informale – Fronte Rivoluzionario Internazionale). Inoltre, di aver scritto e redatto pubblicazioni anarchiche, tra cui una storica pubblicazione del movimento, “Croce Nera Anarchica”. Continue reading “NON BASTANO LE SBARRE PER RINCHIUDERE L’ANARCHIA”
Grazie a tutti per la pertecipazione, musicisti e compagni savonesi di “FuoriControllo” compresi… Continue reading “”
SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI E ALLE COMPAGNE DI BOLOGNA
In piazza Corvetto c’eravamo tutti, consapevoli della necessità di combattere fascismo e polizia, come parte integrante della lotta di classe e, naturalmente disponibili a pagare personalmente la repressione conseguente da parte dello Stato.
In questi giorni inizia a prendere forma la realtà che avremo davanti nell’immediato futuro:
- da una parte un pesante peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro del proletariato, con la crescita della disoccupazione e con l’attuazione di una cassa integrazione generalizzata per emergenza Covid (soldi che però i lavoratori non hanno ancora ricevuto da quando sono stati messi in CIG); con la continua privatizzazione della sanità, al di là delle dichiarazioni ipocrite su medici ed infermieri dipinti come “angeli”, ma sanzionati disciplinarmente non appena si lamentano delle carenze; la completa chiusura delle scuole e dei servizi educativi/assistenziali per i minori, ecc.
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