i ragazzi stavano raccogliendo un ortaggio selvatico chiamato “akoub”, che fiorisce in primavera in Palestina.
Roma 12 marzo 1977 – “Giorni che valgono anni”
Il 12 marzo 1977 a Roma parte da piazza dell’Essedra per percorrere via Nazionale uno dei cortei che segnerà i caratteri di quell’anno. Un corteo di centomila persone, di centomila compagni solca la città.
Immediatamente il corteo si trova la strada sbarrata da un massiccio schieramento di polizia davanti a via Nazionale. Per evitare la dispersione della piazza che ancora si stava riempendo i compagni decidono di cambiare il percorso. Il corteo quindi devia in via Cavour passando per via dei Fiori Imperiali e poi Piazza Venezia.
Da parte di un numero cospicuo di compagni dunque avviene un attacco alla sede della DC in Piazza del Gesù.
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Bologna 11 marzo 1977 – L’omicidio di Francesco Lorusso
Alle 10, assemblea di Comunione e Liberazione: circa 400 persone. Cinque compagni di Medicina, presentatisi all’entrata, vengono malmenati e scaraventati fuori dall’aula. La notizia si sparge nell’università e accorrono una trentina di compagni che vengono dapprima fronteggiati da un centinaio di squadristi ciellini.
Scatta la provocazione preordinata: i ciellini si barricano all’interno dell’aula; uno di loro chiede l’intervento della polizia e dell’ambulanza, prima ancora che succedesse qualcosa.
Dopo appena mezz’ora, arrivano polizia e carabinieri con cellulari, gipponi e camion, in numero certamente spropositato. I compagni escono allora dal giardino antistante l’istituto e si raccolgono sul marciapiede nei pressi del cancello; un primo gruppo di carabinieri entra e si schiera nel giardino, un secondo gruppo esegue la stessa manovra: sta per entrare, si scaraventa contro i compagni, manganellandoli senza alcuna motivazione.
I compagni scappano verso Porta Zamboni; parte la prima scarica di candelotti. Ritornando verso via Irnerio, i compagni vengono bloccati da una autocolonna di PS e carabinieri ed é a questo punto che un carabiniere spara ripetutamente.
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Trieste 9 marzo 1985 – Pedro Greco “giustiziato” dalla Stato
Nel corso dell’operazione di polizia, viene ucciso, benché disarmato e senza abbia opposto resistenza, il militante di autonomia operaia Pietro Maria Greco. Il Questore della città è Antonino Allegra, già capo dell’ufficio politico milanese al tempo del ‘suicidio’ di Giuseppe Pinelli.
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SABATO 6 MARZO. SECONDA GIORNATA INTERNAZIONALE DI SOLIDARIETÀ CON LO SCIOPERO DELLA FAME E DELLA SETE DI DIMITRI KOUFONTINAS
COVID; GALERE; LAVORO: STRAGE DI STATO
E’ passato un anno dalla morte in carcere di 14 detenuti ammazzati per mano dello Stato durante le rivolte avvenute mentre ovunque si moriva per COVID E, NELLE GALERE, DETENUTI E DETENUTE – SENZA COLLOQUI CON I FAMILIARI, QUINDI SENZA PACCHI DI CIBO, E SENZA DISPOSITIVI DI PROTEZIONE – venivano infettati dagli agenti della Penitenziaria. Questa strage è stata denunciata da alcuni detenuti che, proprio per questa denuncia, hanno subito ulteriori pesantissime intimidazioni.
Un’altra strage senza spari, ma anche questa con qualche botta in testa durante gli scioperi, è stata quella dei lavoratori costretti a lavorare spalla a spalla con ammalati e anziani come nei magazzini di stoccaggio delle merci.
Durante questo anno tutto è peggiorato sia in carcere che fuori fino ad arrivare al “nuovo” governo Draghi, con i suoi ministri, sottosegretari e capi delle “stanze dei bottoni” provenienti da banche, colossi della produzione di armi e sistemi di controllo, se non dall’esercito e dalla polizia.
Eni: verde come un cane
Dichiarazione imputati Operazione Renata
Un mare di persone inonda il centro di Atene in solidarietà con Dimitris Koufondinas in sciopero della fame da 53 giorni
27 febbraio / 8 marzo Presidi Carcere Marassi
8 marzo 2020 – marzo 2021 a ribadire Strage di Stato, solidali alle lotte
ambizioni nel deserto. Il Sahel come paradigma
silenzio assordante. Roma: appello alla città
Firenze: quando non si è più soli nella città.
Processo a chi scese in piazza a Firenze il 30 ottobre 2020 dopo l’annuncio governativo di nuove restrizioni anti-Covid
https://radiocane.info/firenze-quando-non-si-e-piu-soli-nella-citta/?pk_campaign=newsletter
giornata internazionale in solidarietà con Dimitri Koufondinas
testimonianza dal carcere di Busto Arsizio
Lettera di Enrik dal carcere di Busto Arsizio
(11 febbraio 2021)
Buongiorno a tutti voi
Come prima cosa vorremmo ringraziarvi per la vostra lettera, ci ha tirato molto su di morale sapere che là fuori c’è qualcuno che ha molto a cuore le nostre condizioni e la nostra causa.
Vorrei come prima cosa scusarmi in anticipo per il mio italiano non perfetto, e spiegarvi i motivi per i quali si è arrivati alla protesta nel carcere di Varese.
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Sab. 27/2 Presidio Carcere Marassi
Si avvicina il triste anniversario dell’8 marzo, per ricordare e sostenere quelle giornate di lotta, in queste settimane siamo andati a volantinare durante gli orari dei colloqui ai familiari dei detenuti del carcere di Marassi.
SABATO 27 H 15.00 ci sarà un presidio con microfono aperto, per chiunque voglia comunicare con i reclusi. Noi saremo li per portare un saluto ed esprimere la nostra solidarietà a chi lotta dietro quelle infami mura e per ricordare i 14 morti ammazzati dallo Stato durante le rivolte del 2020. Rompiamo il silenzio. Stragista è lo Stato!
8 febbraio 1943: Lepa Svetozara Radić partigiana jugoslava
Lepa Svetozara Radić è stata una partigiana e antifascista jugoslava di etnia serba bosniaca, membro dell’Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia durante la seconda guerra mondiale insignita postuma dell’Ordine dell’Eroe popolare il 20 dicembre 1951, per il suo ruolo nel movimento di resistenza contro le potenze dell’Asse, diventando la persona più giovane a riceverlo all’epoca.
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