Nel mentre ci impongono di stare tutti a casa, nel mentre mettono i sigilli ai parchi, nel mentre fioccano denunce, ammonimenti e sanzioni, c’è chi è costretto ad andare a lavorare. Se le stesse mappe che diffondono i media mainstream dei focolai di Coronavirus indicano chiaramente come questi si intensifichino presso i principali centri industriali, non possiamo non accusare Stato e padroni di questa situazione. La sedicente scomparsa del mondo del lavoro è giunta a verità: anche in piena emergenza esiste qualcuno che è necessario alla produzione, qualcuno senza il quale tutto verrebbe giù. E allora tiriamolo giù! In un lontano passato, lo “sciopero generale” aveva un significato catartico. Leggi tutto “…PER UN VERO SCIOPERO GENERALE!”
SUI GIORNALI SANTI ED EROI, IN CORSIA CARNE DA MACELLO!
Operai, guardate in alto, quando entrate…[VOLANTINO]
…c’è la scritta sui cancelli del vostro posto di lavoro! Baci
Il lavoro è per noi un’attività umana concreta, un momento della nostra vita, per il datore di lavoro e i dirigenti, il lavoro è un elemento di produzione come qualsiasi altro (materia prima, macchina, ecc.): si tratta quindi di aumentare la sua resa e ridurre i suoi costi. Quindi smettiamo di essere organismi viventi quando varchiamola soglia dell’azienda.
È solo attraverso le nostre lotte che ricordiamo ai padroni che la produzione è realizzata da persone umane e non da oggetti.
SOLIDRIETA’ AI LAVORATORI IN SCIOPERO
[questo il volantino originale apparso in rete che, lievemente modificato, è stato affisso ieri agli ingressi qualche supermercato genovese a sostegno dello sciopero dei lavoratori]
solidarietà ai detenuti del carcere di Marassi
Lungi da noi pensare che le carceri siano luoghi di recupero e riabilitazione, per quanto ci riguarda tali strutture andrebbero distrutte.Una morte in carcere, qualsiasi fosse la natura, è una morte da attribuire allo stato detentivo, a chi istituisce e gestisce tali inferni di cemento: lo Stato!
IL NOSTRO AMORE PER LA LIBERTA’ E’ PIÙ FORTE DI OGNI AUTORITA’!
FUOCO ALLE CARCERI! LIBERTÀ PER TUTTI!
alcuni/e compagni/e
28 marzo 1980: ricordo massacro via Fracchia
Il monopolio mediatico del virus non distrae i nostri cuori, che si rivolgono ai compagni/e che hanno perso la vita lungo la via della Lotta contro Stato e Capitale.
Quella notte di quarant’anni fa, in via Fracchia a Genova, morirono per mano del boia Dalla Chiesa e dei suoi gregari:
Annamaria Ludmann “Cecilia”
Riccardo Dura “Roberto”
Lorenzo Betassa “Antonio”
Piero Panciarelli “Pasquale”.
Con Tino nel cuore.
Scatenarsi nella rovina
Perdere
ma perdere veramente
per lasciar posto alla scoperta
Guillaume Apollinaire
Sopravvivere nella società contemporanea significa esistere al cospetto dell’emergenza. La minaccia costituita da ciò che l’occhio umano non può assolutamente scrutare pesa quotidianamente sulla propria esistenza. Fenomeni al di fuori del proprio spazio di intervento minacciano costantemente la propria vita, le proprie relazioni e l’ambiente in cui si vive. Un nemico invisibile è approdato ormai da un mese in Italia divenendo la principale preoccupazione dello stato come dei suoi abitanti.
Giorno dopo giorno, minuto dopo minuto sempre la solita litania. Proclami in televisione, alla radio, nei luoghi pubblici (ovunque vi sia uno schermo, una bacheca, un altoparlante) diffondono gli stessi consigli; vicini di casa, colleghi di lavoro, sconosciuti nelle strade… quasi tutti ripetono nei loro discorsi le stesse parole chiave: controllo, sicurezza, sacrificio, obbedienza.
Quando il dominio va incontro a un periodo di instabilità, causato ad esempio dalla possibile diffusione di un’epidemia, non può che cogliere la palla al balzo per rinforzare il proprio potere.
I disastri prodotti dall’espansione del sistema tecnico, con il suo rapporto di sopraffazione verso quello che rimane di naturale intorno a noi, con i suoi vincoli sociali ed esistenziali, con la sua connessione globale permanente, si ripresentano alla porta del suo avvenire. Un terremoto, un’alluvione, un incendio divengono fenomeni catastrofici solo dal momento in cui l’ambiente naturale è stato sostituito dall’ambiente tecnico. Leggi tutto “Scatenarsi nella rovina”
“Tutto va estremamente bene!”
proponiamo questo articolo, in cui ci ritroviamo, scritto da compagne/i di Cosenza:
La parola d’ordine di questi giorni è: “regole”. Ad ogni cittadino modello è chiesto un grande sacrificio: ubbidire incondizionatamente ad una legge. Ma questa legge, o meglio questo insieme di decreti che si susseguono vorticosamente, in modo contraddittorio e confusionario, ha come teatro una società che ha perso in pochi giorni le “sue certezze”. Un nuovo virus è apparso come figlio del capitalismo, della pressione umana sulla natura, come prodotto dello sfruttamento. Di fronte a tale virus sconosciuto la salvezza risiede nell’ubbidire alle leggi, non tanto per sviluppare l’immunità ma per indirizzare il gregge; poi, se queste leggi impongono o permettono comportamenti insensati, va bene lo stesso. In simili frangenti, cosa è più utile: riempire la testa di leggi; bombardare con la propaganda del #iorestoacasa; cantare inni dai balconi; militarizzare strade e quartieri, oppure far si che la gente comprenda quella che è la situazione reale?
Se la legge permette di fare una sciocchezza enorme, chi è abituato a ubbidire e basta, non farà altro che aderire alle nefandezze della legge.
Per questo motivo il bene più grande da coltivare in noi è la ragione, non l’ubbidienza, né il cosiddetto “bene comune”. Leggi tutto ““Tutto va estremamente bene!””
5 modi alla portata di tutti per abbattere un drone
fonte: csakavarna.org
Mors tua Vita Mea
La Fincantieri, ancor più dopo l’unione con Naval Group e la nascita della nuova società Navaris, auspica maggiori commesse di navi da guerra. Perché l’economia della morte e l’industria che la produce non conoscono né crisi né delocalizzazione come dimostra la Leonardo S.P.A. che, in combutta con la marina americana, guadagna 648 milioni.
I sindacati istituzionali inneggiano a nuove commesse militari, in concerto con l’economia dominante, ben sapendo che, con la retorica del lavoro e l’estrema suddivisione dello stesso, si scatenerà la guerra tra poveri e sarà evitata la guerra di classe.
Intanto leggi sempre più dure vogliono impedire qualsiasi reazione contro questa barbarie (il Decreto Sicurezza BIS prevede 4 anni di carcere per blocco stradale come sanno bene i lavoratori della Logistica, fra i pochi a scendere ancora in sciopero facendo picchetti davanti ai luoghi di lavoro). Leggi tutto “Mors tua Vita Mea”
solidarietà a Beppe arrestato nell’operazione prometeo
I carabinieri del ROS hanno eseguito nella giornata di giovedì 17 dicembre un’ordinanza di custodia cautelare al compagno anarchico Giuseppe Bruna, già rinchiuso nel carcere di Pavia in seguito all’“Operazione Prometeo”, nella quale veniva accusato dell’invio di plichi esplosivi a due magistrati torinesi impegnati nella lotta agli anarchici e al Direttore del DAP impegnato nelle sue attività di carceriere. Leggi tutto “solidarietà a Beppe arrestato nell’operazione prometeo”
Lavoratore in sciopero ACCOLTELLATO! E SGOMBERO del picchetto! (COOP-CCNO-Clo aguzzina)
Sempre più in difficoltà, la Clo ha paura e… chiama la questura!
Presentazione libri Pentagora edizioni
Incontri con gli autori di
“STRADIARIO GENOVESE” di S. Ugolotti e G. Priano
venerdì 29 novembre ore 18:30
“DISCOLA. Descolarizzare ancora la società” di B. Bonavita
giovedì 6 dicembre – ore 17 :30
A due anni dalla morte del nostro compagno Tino Viel
Leggi tutto “A due anni dalla morte del nostro compagno Tino Viel”
31-ott SERATA MUSICALE
Solidarietà ai perquisiti a Genova
26/10 Presentazione libro “Dalle Apuane alle Green Mountains…” di G. Vatteroni
Presentazione del libro
“Dalle Apuane alle Green Mountains
Anarchismo ed anarchici tra Carrara e il Vermont (1888-1910)”
di GINO VATTERONI – Edizioni Monte Bove
Leggi tutto “26/10 Presentazione libro “Dalle Apuane alle Green Mountains…” di G. Vatteroni”
17 OTTOBRE: PRESIDIO IN SOSTEGNO ALLA LOTTA NEW GEL, CONTRO LICENZIAMENTI E REPRESSIONE
NEW GEL : RILANCIARE LA LOTTA!
UNIRE LE VERTENZE SUL TERRITORIO!
Tre mesi di lotta alla New Gel non hanno ancora piegato l’azienda, ma anche i lavoratori non sono piegati! Un numero inaccettabile di contratti a tempo determinato, per tenere gli autisti sotto continuo ricatto, una giornata lavorativa che può arrivare alle 15 ore (pagata con …15 minuti di straordinario, in base al “contratto di secondo livello” firmato dalla Fit-Cisl, vero sindacato giallo), un comando padronale che non accetta limiti (il titolare è arrivato a schiaffeggiare un operaio…): ecco di che cosa è fatto il profitto della New Gel, così come i profitti di tutti i padroni! Gli operai scesi in lotta si sono organizzati nel SI Cobas e, per incanto, sono arrivati i mancati rinnovi dei contratti a tempo determinato, una pioggia di pretestuose contestazioni disciplinari, vessazioni nell’organizzazione del lavoro, il tutto riservato, ovviamente, agli iscritti SI Cobas. Leggi tutto “17 OTTOBRE: PRESIDIO IN SOSTEGNO ALLA LOTTA NEW GEL, CONTRO LICENZIAMENTI E REPRESSIONE”
12 ottobre ’19, Pavia: presidio per Robert, Beppe e Nat
Striscioni per Vincenzo
Alcuni degli striscioni appesi il 25 settembre, durante il presidio e in altri luoghi della città, in solidarietà a Vincenzo Vecchi.
Vincenzo è in carcere da circa quattro mesi e nei prossimi giorni i giudici francesi decideranno se estradarlo o meno in Italia.
Volantino distribuito a La Spezia al processo per Paska
Ieri mattina siamo andati al tribunale di La Spezia a fare un saluto a Paska. Ecco il volantino distribuito:
Il marcio sotto un tappeto di falsità
“Di respirare la stessa aria di un secondino non mi va nella mia ora di libertà”
Martedì 17 settembre si svolge presso il tribunale della Spezia, l’udienza filtro del processo contro il nostro compagno anarchico Paska accusato di resistenza per essersi opposto alle vessazioni e ai pestaggi delle guardie carcerarie avvenuti durante la sua detenzione nella casa circondariale Villa Andreino della Spezia.
In seguito a tali pestaggi, in risposta alla condizioni detentive e alle provocazioni delle guardie, il nostro compagno ha portato avanti, per circa un mese uno sciopero della fame. Nel frattempo ha chiesto anche il trasferimento, dichiarando l’incompatibilità con il corpo di polizia penitenziaria di La Spezia ma il DAP non ha dato seguito a questa richiesta. Leggi tutto “Volantino distribuito a La Spezia al processo per Paska”