GENOVA 30 GIUGNO 1960. UNA RIVOLTA DI PARTIGIANI E TEDDY BOYS

Autoproduzione Il Sottovoce, giugno 2010, leggi qui l’opuscolo30 giugno.pdf

A distanza di 50 anni dal 30 giugno 1960, quando il popolo di Genova insorse contro l’organizzazione del Congresso nazionale del Msi, è tempo di restituire alle possibilità del presente una lettura del carattere originale di una rivolta che fu di massa, spontanea e radicale. Nell’auspicabile prospettiva di rivolte a venire che, come allora e sempre, continueranno ad arrivare improvvise e inaspettate, è tempo di riappropriarsi del senso di un evento che non può essere spiegato, né tantomeno rivendicato, soltanto con la retorica della Resistenza e dell’antifascismo, come provano a fare oggi quei “sinistri” che allora (come quarant’anni dopo, sempre a Genova, al g8 del 2001) tentarono di bloccare l’azione dei ribelli, calunniandoli come teppisti, provocatori, teddy boys.


TORTURA DEMOKRATIKOA. Iniziativa informativa: lotte e repressione in Euskal Herria

TORTURA DEMOKRATIKOA

Iniziativa informativa: lotte e repressione in Euskal Herria (Paesi Baschi)

Mostra e materiali informativi. Dibattito e Proiezione.

Video presentazione Etxerat (organismo dei famigliari ed amici dei prigionieri politici baschi)

Video "Intervista a Hodei" con la presentazione di uno dei realizzatori sulla situazione detentiva del prigioniero basco Hodei Ijurko, uscito recentemente da un isolamento di due anni)

Giovedì 27 maggio dalle h.17.30
Con aperitivo
presso lo spazio di documentazione IL GRIMALDELLO
via della Maddalena 81r

primo maggio con rabbia

 

Per il secondo anno consecutivo Il grimaldello ha organizzato il primo maggio sui prati del peralto. Potremmo dire tante cose sul buon andamento della giornata; dalla buona partecipazione di persone (100 150 persone, non pochi quelli che diretti alla "soprastante festa di rifondazione hanno preferito fermarsi da noi) alla discussione del pomeriggio sulle trasformazioni dei luoghi nei quali viviamo. Vogliamo invece soffermarci sul fatto che nel frattempo uno degli avvisi orali di cui parlavamo nel manifesto d’indizione è stato trasformato dalla Questura di Genova nella richiesta di sorveglianza speciale per il nostro amico e compagno Luca. Il 7 giugno ci sarà l’udienza per la convalida di questa forma di repressione ereditata direttamente dal fascismo… Nei prossimi giorni ci saranno alcune iniziativa di sostegno a Luca; è inutile dire quanto sia importante e urgente esserci, per tutti. Per informazioni consultate indymedia liguria

Il Grimaldello

Anteprima di “CONTRO HEIDEGGER”, prossima uscita delle autoproduzioni “IL SOTTOVOCE”

Stimolati dalla vicenda Wu Ming sull’utilità si smascherare alcune vedettes di questa putrida società dello spettacolo, vedettes che godono di una fortuna e di un credito non solo ingiustificati ma soprattutto dannosi per chi perde del tempo a cercarne di cogliere un valore positivo che non esiste, annunciamo l’uscita del prossimo opuscolo de Il Sottovoce: CONTRO HEIDEGGER, un bel testo in cui Gunther Anders illumina come questo mostro sacro della filosofia contemporanea, osannato in tutti gli atenei d’Italia, non si fosse "semplicemente" limitato ad aderire formalmente al nazismo per conformismo e opportunismo, ma come l’intera sua filosofia fosse reazionaria, con dei punti di ancoraggio sostanziali al nazionalsocialismo. Come antipasto all’opuscolo vi offriamo questo breve testo di Girolamo De Michele.

Buttare Heidegger giù dalla torre?

(http://www.carmillaonline.com/archives/2008/09/002785.html#002785)

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WU MING CACCIATI DA GENOVA: UNA QUESTIONE NIENTE AFFATTO PERSONALE

 

Giovedì 11 febbraio, a Genova, era in programma presso il
Laboratorio sociale Buridda la presentazione dell’ultimo romanzo dei Wu
Ming, scrittori di successo ed ex-animatori del Luther Blissett Project.
Qualche giorno prima della presentazione, sui muri del centro storico di Genova compare un falso volantino d’indizione della serata in cui si accenna in modo provocatorio ma
inconfutabile ad una parte della loro storia che “stranamente” questi
loschi personaggi, maniaci dell’autopubblicità, omettono di raccontare.
Il volantino viene prontamente staccato da ogni muro, e alcuni degli
organizzatori della serata si presentano a chiedere spiegazioni a chi
immaginano che l‘abbia concepito, tale Leonardo Lippolis, che è la
vittima della peggiore porcata personale compiuta dai Wu Ming negli
anni precedenti ed è persona che vive, si muove anche politicamente ed
è quindi conosciuto in certi ambienti a Genova.
Inizialmente gli viene rinfacciato che non sembrava corretto verso i
compagni dell’AutAut e della Buridda appiccicare un falso sui muri, ma
poi, spiegata un po’ meglio, si ammette che, effettivamente, la cosa
(da un punto di vista politico prima ancora che personale) sembra
abbastanza grave e i WuMing non ne escono molto dignitosamente…
L’autore del volantino viene quindi invitato alla presentazione ad esporre la vicenda che è ignota ai più.

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