GENOVA 30 GIUGNO 1960. UNA RIVOLTA DI PARTIGIANI E TEDDY BOYS

Autoproduzione Il Sottovoce, giugno 2010, leggi qui l’opuscolo30 giugno.pdf

A distanza di 50 anni dal 30 giugno 1960, quando il popolo di Genova insorse contro l’organizzazione del Congresso nazionale del Msi, è tempo di restituire alle possibilità del presente una lettura del carattere originale di una rivolta che fu di massa, spontanea e radicale. Nell’auspicabile prospettiva di rivolte a venire che, come allora e sempre, continueranno ad arrivare improvvise e inaspettate, è tempo di riappropriarsi del senso di un evento che non può essere spiegato, né tantomeno rivendicato, soltanto con la retorica della Resistenza e dell’antifascismo, come provano a fare oggi quei “sinistri” che allora (come quarant’anni dopo, sempre a Genova, al g8 del 2001) tentarono di bloccare l’azione dei ribelli, calunniandoli come teppisti, provocatori, teddy boys.


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dall'aprile 2006, nel cuore del centro storico di genova LA NOSTRA POSIZIONE E' QUELLA DI COMBATTENTI TRA DUE MONDI: UNO CHE NON RICONOSCIAMO, L'ALTRO CHE NON ESISTE ANCORA. OCCORRE FAR PRECIPITARE IL LORO SCONTRO, AFFRETTARE LA FINE DI UN MONDO, CONTRIBUIRE ALLA CRISI IN CUI RICONOSCERE I NOSTRI AMICI. "IL GRIMALDELLO" E' PENSATO PER QUESTO, UNO SPAZIO DOVE PROVARE A SCARDINARE LA PASSIVITA' E L'ALIENAZIONE A CUI IL CAPITALISMO CI COSTRINGE NEL QUOTIDIANO.