da oggi è in distribuzione presso lo spazio di documentazione il Grimaldello il libro
Gilles Dauvé [Jean Barrot],
Le Roman de nos origines. Alle origini della critica radicale
A cura di Fabrizio Bernardi, Dino Erba, Antonio Pagliarone,
Quaderni di Pagine Marxiste, Milano, 2010, 304 pagine, 15 € .
“ Apparso sul primo numero della rivista francese «La Banquise», nel 1983, Le Roman de nos origines costituisce un primo tentativo di risalire alle radici storiche e teoriche di quella prospettiva radicalmente comunista che va sotto il nome di critica radicale, alla luce di un bilancio delle principali correnti rivoluzionarie del passato e dei grandi movimenti sociali che, lungo l’arco del Novecento, hanno scosso la società capitalistica, in Francia e nel mondo intero. Ne pubblichiamo qui, in traduzione italiana, alcuni estratti, corredati da un ampio apparato critico e bibliografico, e accompagnati da altri due testi – anch’essi finora inediti – di Gilles Dauvé e Karl Nesic: Dalla Sinistra Comunista alla «comunizzazione» e Comunizzazione, ma…
Le Roman de nos origines non ha nulla a che spartire con i cascami dei partiti nazional-comunisti, cioè con le chiese maoiste e trotskiste di diversa osservanza che animarono la scena politica nella seconda metà del secolo scorso. Il libro analizza criticamente gli apporti teorico-pratici delle principali tendenze della Sinistra comunista che, fin dai primi anni Venti, seppero scorgere e analizzare il riflusso della Rivoluzione russa; di Socialisme ou Barbarie e dell’Internazionale Situazionista, che ne raccolsero l’eredità; e infine delle minoranze radicali che, sull’onda del Maggio ’68, in Francia e in altri paesi, ne tentarono una sintesi/superamento.
Sabato 19 marzo 2011, alle h. 17, al Grimaldello, avverrà la presentazione del testo alla presenza dei suoi curatori.
Ricordiamo che Il Grimaldello è aperto tutti i pomeriggi, con una distribuzione di libri di case editrici difficilmente reperibili altrove. E’ inoltre in via di ultimazione (e quindi presto consultabile e fruibile) la catalogazione di circa 500 testi che costituiscono il primo nucleo della biblioteca, presto consultabile, a cui andrà aggiunta quella di opuscoli e riviste. Sono ovviamente ben accette donazioni di testi che arricchiscano questa biblioteca che vuole essere un ulteriore apertura di una crepa di libertà nell’ordine soffocante che ci opprime.