nella giornata in cui si ricordava quella liberazione subito tradita da un antifascismo parolaio ed interclassista che, lungi dall’estirpare le radici del fascismo, ha foraggiato democratici padroni e formato democratici servi
alcuni compagnx hanno salutato detenute nel carcere di PONTEDECIMO, segue volantino:
Con le stesse motivazioni che ci hanno spinto a recarci, in più di un’occasione, sotto le mura del carcere di Marassi, vogliamo farci sentire anche fuori dal carcere femminile. Far sentire le nostre voci solidali ed incazzate. Solidali coi detenuti che hanno partecipato alle recenti lotte contro l’ulteriore peggioramento delle condizioni detentive. Solidali con chi subisce ogni giorno sulla propria pelle questa pratica disumana. Incazzati perché non ne possiamo più del silenzio che circonda tutte le moderne bastiglie e montjuic. Incazzati perché consci che a subire le pene gravose di un sistema incapace e avido, non sono coloro che questo sistema perpetrano e rifocillano…Incazzati perché non conosciamo altra solidarietà, nel bel mezzo delle democrazie criminali. Quindi anche davanti al carcere femminile. Non per rispetto alle musicali logiche di “parità sessuale” tanto care ai dibattiti parlamentari e televisivi, che ci fanno orrore per quanto, alla fin fine, sponsorizzano un patriarcato “ripulito” e spettacolarizzano quello omicida. Ma perché sappiamo quanto sia dura la detenzione di donne con figli (appresso o a casa), di donne trattate come oggetti sessuali, di donne che, altrettanto, in questo periodo di pandemia, si sono battute e vengono infettate dalle guardie. E perchè siamo contro ad ogni carcere e, prima o poi, andremo davanti a tutti. Sappiano, poliziotti, carabbinieri, finanzieri e penitenziaria desiderosi di intervenire per reprimere i “disordini” dentro le celle o fuori le mura carcerarie, che non saranno minacce, provvedimenti o altre buffonate (la fantasia, quella loro, non manca), a tenerci distanti da chi subisce un sopruso; a farci dimenticare chi è privato della libertà; a non farci pensare ed agire. Ci stringeremo di più. Ricorderemo e batteremo. Continueremo a fissare il nemico: questo sistema marcio quanto avido, sfacciato quanto ipocrita e tutti i servi disponibili e complici.
LE GALERE ESPLODONO DI PROLETARI E PROLETARIE
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I DELINQUENTI STANNO NEI PALAZZI
[RETORICA è NON AGIRE]