Ieri mattina siamo andati al tribunale di La Spezia a fare un saluto a Paska. Ecco il volantino distribuito:
Il marcio sotto un tappeto di falsità
“Di respirare la stessa aria di un secondino non mi va nella mia ora di libertà”
Martedì 17 settembre si svolge presso il tribunale della Spezia, l’udienza filtro del processo contro il nostro compagno anarchico Paska accusato di resistenza per essersi opposto alle vessazioni e ai pestaggi delle guardie carcerarie avvenuti durante la sua detenzione nella casa circondariale Villa Andreino della Spezia.
In seguito a tali pestaggi, in risposta alla condizioni detentive e alle provocazioni delle guardie, il nostro compagno ha portato avanti, per circa un mese uno sciopero della fame. Nel frattempo ha chiesto anche il trasferimento, dichiarando l’incompatibilità con il corpo di polizia penitenziaria di La Spezia ma il DAP non ha dato seguito a questa richiesta.
E come sempre ogni abuso e sopruso da parte degli apparati del potere che avviene in carcere o fuori si trasforma sempre in una denuncia per resistenza.
Meglio di noi, sono le parole di Paska che possono spiegare quanto è accaduto.
Prima però, vogliamo ricordare che a Villa Andreino il 28 Luglio un detenuto polacco in attesa di giudizio si è suicidato mentre ad Agosto un altro ha tentato di togliersi la vita. Questo è il “panorama” del carcere di via Fontevivo.
…Quando sono uscito dalla cella, è vero ho spinto l’agente che era presente sul piano. Poi sceso all’ingresso ho spinto l’altro agente che mi aspettava e che faceva parte della scorta. Dichiaro però, che subito dopo, sono stato aggredito da più di dieci agenti, con schiaffi e pugni; mi hanno buttato a terra e ho ricevuto pugni e schiaffi, calci in testa, sulla schiena, sull’addome, su gamba sinistra e destra e sulla mano sinistra. E quando mi sono alzato ho ricevuto degli schiaffi fino a quando mi hanno ammanettato. Durante il tempo del pestaggio sono stato offeso e minacciato pesantemente”. Visto quanto emerge dagli atti, e soprattutto viste le certificazioni sanitarie DA CUI NON RISULTA QUANTO DICHIARATO DAL DETENUTO, tenuto conto della gravità dell’episodio, il collegio applica la sanzione di giorni 15 di esclusione dalle attività in comune.
Questo è quanto ho dichiarato al consiglio disciplinare, avvenuto venerdì 9 novembre in seguito ai fatti accaduti in carcere prima del processo dell’8/11.
Novembre 2018
….Qui le guardie continuano a picchiare detenuti una volta a settimana almeno, ma nessuno ha voglia né di opporsi a sta cosa né di far uscire ste notizie: ci vorrebbe a breve un altro bel presidio contro la violenza delle guardie che uno ad uno non lo fanno mai e pure sul sovraffollamento che inizia a riempire il carcere visto che le celle da 4 stanno diventando da 6.
Dicembre 2018
Solidarietà a Paska e a tutti/e i/le compagni/e incarcerati