LE FACILI PRÈ-VISIONI di ARRAFFISTI e INTRALLAZZONI
Ci risiamo!
Un’altra volta, l’ennesima equipe di scienziati e menti brillanti si è riunita e ha partorito un progettino, immediatamente definito geniale dai media che lo hanno sdoganato con lo stesso entusiasmo che ha accompagnato la promozione della “genialata” precedente, il famigerato scivolone deluxe in via XX.
Non fosse per le evidenti analogie con sciagurati progetti del recente passato, come quello inerente la demolizione e la rimozione integrale della storia di Madre di Dio e della Coellia, la scelta di presentare le fosche Pre-Visioni all’inizio del bollente agosto feriale avrebbe potuto indurci a credere che questo fosse più il delirante risultato di un colpo di sole multiplo, piuttosto che una cosa seria.
Purtroppo così non è e, come sempre, le belle parole e i commenti entusiastici servono a coprire l’efferatezza e la superficialità di un piano tutto ruspe e luoghi anonimi e asettici, privo di alcuna seria analisi del contesto e indifferente verso i reali problemi che assillano chi abita e vive il centro storico.
Tutto, nell’arido progetto Prè-visioni, è infatti finalizzato, unicamente ed evidentemente, alla speculazione economica e al profitto legati all’industria del turismo e al mercato immobiliare. E’ è intorno a questa nuova attrazione per il turismo di massa che la scienza dell’affarismo si propone di ridefinire la “qualità” sociale della zona, ufficialmente attraverso la realizzazione di una residenza universitaria, più qualche piazzetta asetticamente arredata, più ricchi premi e cotillons in forma di lucine segnaletiche e cartelli dei più disparati tipi.
Si tratta di “rilanciare” l’immagine di Prè per venderne interi pezzi o singoli immobili ad agiati proprietari o a catene industriali, a prezzi ora impensabili.
Infatti non è certo per gli abitanti, per risolvere il cronico problema della scarsità delle abitazione e del costo esorbitante degli affitti, che si è pensato di “portare più luce” e “stemperare il senso di chiusura” abbattendo due edifici abitati. Per la stragrande maggioranza di noi, come dimostrano i precedenti, ci saranno invece gli sgomberi e le deportazioni verso le periferie, mentre ben pochi potranno usufruire dei vantaggi offerti dallo sfruttamento sottopagato dei contratti usa e getta.
Tocca perciò a noi ribadire continuamente con l’azione diretta le pratiche di riappropriazione di luoghi, di controinformazione e di solidarietà attiva con chi attua forme di lotta e strategia di sopravvivenza e di resistenza come l’occupazione di alloggi.
FRONTEDEGRADO via della Maddalena, 81 IL GRIMALDELLO