Presidi NO TAV (novembre 2017)

Il 21 novembre presso il campo base di Trasta ed il 22 novembre in piazza Pontedecimo ci furono due presidi per ricordare che alcuni nostri compagni erano sotto processo e rischiavano 9 anni e 6 mesi di detenzione per un sabotaggio avvenuto all’interno del cantiere TAV in Valdisusa nella notte del . L’accusa non era tanto l’aver dato alle fiamme un compressore, quanto TERRORISMO.

I pubblici ministeri Andrea Padalino e Antonio Rinaudo di Torino avevano, per l’ennesima volta, tentato di difendere, con codice penale alla mano, gli interessi dei devastatori di turno. Una condanna così pesante avrebbe potuto spaventare e dividere il movimento NO TAV che all’unisono, invece, rivendicò l’azione.

Anche noi ribadimmo che attaccare alcuni di noi voleva e vuole dire attaccare tutti e che nessuno sarebbe stato lasciato solo davanti alla repressione. Perché quella splendida notte di maggio c’eravamo tutti. Noi, da sempre consapevoli che il Terzo Valico ligure/piemontese e l’alta velocità in Val di Susa sono pezzi del medesimo progetto di devastazione e sfruttamento del territorio, entrambi conseguenze dell’attuale modello di sviluppo, strumentale a che gli interessi di pochi schiaccino quelli dei molti.

Le lotte sociali vengono bollate come “ipotesi criminali”. Ma i criminali stanno dall’altra parte.

E sono quelli che ci ritroviamo anche oggi davanti, quelli che, oltre a portare avanti un irreversibile danno ecologico, mettono i proletari gli uni contro gli altri con il ricatto del posto di lavoro. Quelli che espropriano terreni, fanno lavorare giorno e notte, fanno dormire nei container e non prevedono un uscita di emergenza da un cantiere. E chi, asservito o schierato, li difende con la repressione.

Non abbiamo altra via che resistere allo scempio, prevenire la morte, lottare contro il terrore. E 4 uova, una scritta, un presidio davanti ad un cancello sono, tra l’altro, strumenti minimi, purtroppo tutt’altro che sufficienti.

In questi giorni abbiamo ricordato la strage di stato del 12 dicembre e tutte le stragi di stato che quotidianamente avvengono nelle acque del mediterraneo, sulle strade, i dirupi, i binari lungo i confini.

Eppoi ci dicono che l’Alta Velocità unisce……… CHI? Soli politicanti e speculatori.

Pubblicato da grimaldello

dall'aprile 2006, nel cuore del centro storico di genova LA NOSTRA POSIZIONE E' QUELLA DI COMBATTENTI TRA DUE MONDI: UNO CHE NON RICONOSCIAMO, L'ALTRO CHE NON ESISTE ANCORA. OCCORRE FAR PRECIPITARE IL LORO SCONTRO, AFFRETTARE LA FINE DI UN MONDO, CONTRIBUIRE ALLA CRISI IN CUI RICONOSCERE I NOSTRI AMICI. "IL GRIMALDELLO" E' PENSATO PER QUESTO, UNO SPAZIO DOVE PROVARE A SCARDINARE LA PASSIVITA' E L'ALIENAZIONE A CUI IL CAPITALISMO CI COSTRINGE NEL QUOTIDIANO.