Autoproduzione Il Sottovoce, 2006
Dopo che, in occasione del cinquantenario, televisioni e giornali hanno diviso le spoglie della rivolta ungherese del ’56 tra la cronaca delle manifestazioni nazionalistiche d’oggi e il giudizio storico di una ribellione all’oppressione sovietica in nome dei valori liberali dell’Occidente “democratico” e capitalista, è nostra urgenza rivendicare la verità storica. I testi qui proposti – quello della Arendt concepito come epilogo a Le origini del totalitarismo e quello di Castoriadis scritto a vent’anni di distanza – analizzano e rilanciano la radicalità di quegli eventi, l’aver saputo contrapporre all’oppressione totalitaria del socialismo burocratico sovietico il modello rivoluzionario del comunismo dei consigli.